mercoledì 7 marzo 2007

Le mirabolanti imprese cinopiccose iniziarono in data 15 febbraio con un biglietto aereo venezia-pechino, pechino-dalian. L'impatto (devo ammetterlo) non è stato dei più idilliaci. All'aereoporto uno sconosciuto cinese ci ha accolto emettendo versi in una lingua arcana, che poi si è scoperto essere inglese..è il nostro tutor Wang Jue, un ragazzo orientale con la faccia da porcello che probabilmente nell'adolescenza ha mangiato troppi baozi. Preso un pullman il mitico Wang Jue, o meglio Gioca Jue, ci ha condotto all'ingresso nel sushe, ovvero lo studentato, ribattezzato unanimamente cesuo (traduzione dal cinese: cesso, latrina, gabinetto, cloaca e chi più ne ha più ne metta). Aperta la porta il fetido fetore di cibo avariato ha penetrato le nostre italianissime narici shokkandoci profondamente. Ma non sapevamo cosa ci aspettava. Le stanze. AIUTO. Luridume everywhere, e come chi ben mi conosce sa, non son tipa che si scandalizza per un po di monnezza..ma il troppo è troppo. TROPPO. Cosi sono iniziate le migrazioni di massa dal fatidico sushe all'albergo e ora in appartamento. Quello che si dice della Cina è vero, eravamo tutti preparati a vedere "un altro mondo". Ma quando poi ci vieni a contatto è diverso. Indescrivibile. Shokkante.
Non ci credi che dall'altra parte del mondo sia normale sputacchiarti sui piedi o mangiare tutto ciò che si muove o passeggiare la sera per le fluorescenti vie di dalian in pigiama e ciabatte.
Ma con tutte le contraddizioni possibili e immaginabili il poco che son riuscita a capire di questa Cina, che ancora non mi si è svelata se non in minima parte, è che mi piace. Tantissimo.

1 commento:

il blebo ha detto...

gaudio piccoso dunque!!
attendo racconti gossippanti di coinquilini e ti do una magnifica notizzzzia:
chiara parte per erasmus a paris a settembre cioè quando tu rientri, così si resta in casa io te e caterì, eppoi io raggiungo chiara a frvè nella belle ville!
pensa ti che bel!
quando as dis 'l destin.
ciau ciau dolce picco
blb